Ecological fossil fuel alternatives

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Con sempre maggior frequenza si sente parlare di circular economy. Altro non é che l'acronimo di economia circolare, ovvero un sistema economico pensato e costruito per potersi autorigenerare. Stando alla definizione di Ellen MacArthur Foundation gli elementi materiali si dividono in quelli che possono essere reinseriti nella biosfera (c.d.flussi materiali biologici) e quelli che non possono essere reintrodotti nella biosfera (c.d.flussi materiali tecnici) ma comunque rivalorizzabili.


recycling circular economyLa circular economy, di fatto, sconfessa la potenziale dicotomia che intercorre tra crescita economica e consumo di risorse, tipica del credo economico lineare.  Un'economia rigenerativa non può essere vista solo come un riciclaggio di rifiuti: prevede la produzione e lo sviluppo di processi economici contrapposti a quelli tradizionali dell'economia lineare.

Un'economia incentrata sull'interezza di un processo che va dalla creazione di un prodotto sino al suo divenire rifiuto, in continuo ed incessante movimento. Occorre rendere circolare l'intera totalità dei flussi di materiali, riutilizzando le materie prime e riducendone gli sprechi.

 

I punti cardine di questo modello rigenerativo sono:

1 I flussi materiali biologici e tecnici devono essere, a monte, progettati in un'ottica di un nuovo e successivo reinserimento nel tessuto produttivo;

2 I beni prodotti dovranno essere studiati in modo che si possa evitare l'obsolescenza precoce, mediante una progettualità che preveda aggiornamenti e riparazioni. Beni adatti all’uso multiplo, durevoli, riparabili e riciclabili. Solo in questa maniera si potrà raggiungere la c.d. circolarità economica;

3 Un corposo uso delle energie rinnovabili. Abbeverandosi dalle forze della natura i flussi diverranno economici e puliti, come ad esempio l'energia generata dagli impianti fotovoltaici.

 

Dai baluardi dell'ecologia alla green economy: l'opportunità della circular economy

La Green economy non é più solo una tematica “alternativa”, é un modo concreto per divenire autonomi dal punto di vista energetico. Noi della E.M.Disposal ci siamo fatti pionieri e crediamo nello sviluppo sostenibile.


I grandi player mondiali non sono stati certo a guardare: Google, Facebook ed Apple sono tre colossi dell'economia planetaria che hanno adottato un piano di approvvigionamento energetico volto a rendersi autosufficienti. Non é solo questione di immagine, ma un'opportunità unica per rendersi totalmente autonomi dal punto di vista della sostenibilità energetica.

L'importanza del fenomeno é certificata dal robusto richiamo degli organi di stampa: alcuni esperti mediatici sostengono di avere dinnanzi una delle più grosse rivoluzioni industriali mai scritte nel corso della storia. I processi produttivi saranno maggiormente  influenzati nei più svariati settori economici. Il business model dovrà essere fortemente incanalato al raggiungimento dell'autosufficienza energetica, volta ad autofinanziare i consumi interni.

 circular economy italiana

Alla base del pensiero economico ambientalista vi é l’ottimizzazione delle risorse: i rifiuti di qualcuno devono poter divenire risorse per qualcun'altro. Questo é il concetto, per inciso.

Circular economy significa dunque slegare lo sviluppo economico dal consumo delle risorse esauribili. Una corretta gestione del ciclo di vita del prodotto diventa fondamentale. Si abbandona un modello di tipo "produzione-consumo-smaltimento", per adottarne uno di tipo rigenerativo in grado di preservare le risorse naturali e l'ecosistema per le generazioni future.

 

La tematica andrà affrontata da un angolo prospettico che terrà in considerazione, oltre che i dati ambientali, le performance industriali e la collettività. Il percorso é lungo, prevede numerosi diversi step (ben 17 obiettivi) da raggiungere sino al 2030, snodo cruciale definito nel programma d'azione per lo sviluppo sostenibile.

 

L'impatto della circular economy sulle nostre imprese

Il Belpaese punta molto sul settore green, mercato ampio e fortemente in espansione, con un'occhio vigile a quella che é la filiera del riciclo di rifiuti e risorse.

Siamo il secondo paese manifatturiero dell'unione europea e come tale ci difendiamo bene anche dal punto di vista delle performance di economia circolare. Se ci raffrontiamo con le altre nazioni dell'unione europea non ci é difficile capire come le aziende italiane si sono sono chiaramente adeguate alla situazione, occupando nel quadro europeo una posizione di tutto rispetto. Si registra infatti una crescita del numero delle imprese territoriali che hanno utilizzato il fattore ambientale come una delle chiavi di successo per essere maggiormente competitive.

Le imprese particolarmente virtuose saranno quelle in grado di coniugare l’optimum aziendale, ovvero l’equilibrio economico, finanziario e patrimoniale, con l’optimum ambientale, puntando su quelle leve critiche di valore sociale e ambientale che contribuiranno alla crescita del benessere tutelando l'ecosistema naturale.

 

I vantaggi economici dalla rivoluzione della circolarità, saranno numerosissimi:

  • Creazione di una nuova economia virtuosa;
  • Incremento esponenziale del numero dei posti di lavoro (580.000 posti aggiuntivi in UE, solo in Italia quasi 200.000);
  • Risparmio notevole per le imprese;
  • Riduzione delle emissioni dei gas serra di qualche punto percentuale (dal 2% al 4%);
  • Riduzione della pressione ambientale;
  • I consumatori avranno una disponibilità di prodotti più durevoli ed innovativi.

 

 

Circular economy zero waste: il rapporto con la nostra azienda

Il concetto di circular economy risale al secolo scorso. Noi di EM Disposal pensiamo, da sempre, che le risorse planetarie a nostra disposizione, siano limitate.

Il nostro impegno quotidiano, che é anche il nostro core business, prevede il riciclo di preziose componenti dai raee che ritiriamo. Conosciamo bene la tematica e, pur trattando il tema dell'economia circolare con la dovuta cautela, siamo fortemente convinti che tra i traguardi raggiungibili a breve c'é una maggiore autosufficienza relativa alla materie prime.

Siamo in un periodo di transizione, anche dal punto di vista normativo, di certo siamo vigili nello scrutare la situazione. Del resto la strada é gia stata solcata: starà a noi coglierne le opportunità.

 

consulente circular economy